Con Vivian Balzerkiewitz (Greenpeace), Pauline Bünger (Fridays for Future), Tim Wagner (fotografo, attivista), Maria Teresa Salvati (Slideluck Editorial).
Moderazione: Prasanna Oommen–Hirschberg
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Nel 2021 si pone più che mai la questione di cos’altro bisogna dire e fare per sensibilizzare la gente sul tema del cambiamento climatico che procede inesorabile e di cosa bisogna fare per provocare un’azione concreta. Qual è il ruolo che la fotografia può avere in tutto questo? In un talk show del 2020, l’attivista climatica tedesca Carla Reemtsma (Fridays for Future) ha dichiarato che il problema non riguarda più solamente “l’orso polare sulla banchisa”, evocando in questo modo l’immagine dell’orso polare solitario immerso in un paesaggio di frammenti di ghiaccio in scioglimento che fa ormai parte del passato della nostra memoria visiva collettiva. Il cambiamento climatico ha bisogno di nuove immagini? Le innumerevoli fotografie che ci vengono quotidianamente date in pasto dai media – paesaggi naturali devastati dopo una massiccia estrazione di petrolio, isole di plastica che galleggiano selvaggiamente nell’oceano o foreste in fiamme – ci aiutano a prendere coscienza della portata della distruzione del paesaggio naturale o ci rendono insensibili dal punto di vista morale? Se le vecchie immagini hanno perso il loro potere visivo e in qualche modo non provocano più, di quali immagini abbiamo bisogno per suscitare una spinta all’azione? Il cambiamento climatico ha bisogno di nuove immagini?